Accesso abusivo a sistema informatico (art. 615 ter c.p.)

La clonazione di carte di credito o di carte bancomat

L’art. 615 ter c.p., sanziona chiunque si introduca abusivamente in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza o vi si mantenga contro la volontà espressa o tacita di chi abbia il diritto di escluderlo.

La previsione normativa in oggetto rientra nella categoria dei cosiddetti “crimini informatici”, introdotti nel codice Rocco dalla l. n. 547/1993.

Un dato significativo è la collocazione sistematica di questa norma nella sezione del codice penale che riguarda i diritti contro l’inviolabilità del domicilio, poiché, secondo costante giurisprudenza, la ratio di tale scelta è quella di garantire la protezione del “domicilio informatico”, inteso come spazio ideale inerente la persona cui estendere la salvaguardia della riservatezza della sfera individuale quale bene costituzionalmente protetto.

Dunque tale norma, oltre a tutelare il contenuto personale dei dati raccolti nei sistemi informatici protetti, ha anche ad oggetto il diritto del titolare del sistema informatico di salvaguardare lo stesso da qualsiasi intrusione altrui (jus excludendi), indipendentemente dal contenuto dei dati in esso racchiusi, purchè siano riferibili alla propria sfera di pensiero e alla propria attività.

La Suprema Corte, al fine di individuare il corretto ambito di applicazione dell’art. 615 ter c.p., ha più volte indugiato sul significato del termine “sistema informatico” e, sulla base del dato testuale della l. n. 547/1993, ha affermato che: “questa espressione contiene in sé il concetto di una pluralità di apparecchiature destinate a compiere una qualsiasi funzione utile all’uomo, attraverso l’utilizzazione (anche in parte) di tecnologie informatiche. Queste ultime sono caratterizzate dalla registrazione (o memorizzazione), per mezzo di impulsi elettronici, su supporti adeguati, di dati, cioè, di rappresentazioni elementari di un fatto, effettuate attraverso simboli (bit) numerici (codice), in combinazioni diverse; tali dati elaborati automaticamente dalla macchina generano le informazioni costituite da un insieme più o meno vasto di dati organizzati secondo una logica che consenta loro di attribuire un particolare significato per l’utente” (Cass., 4 ottobre 1999, n. 3067).

La Cassazione di recente è intervenuta nuovamente sul punto, pronunciandosi in ordine alla configurabilità del reato di accesso abusivo a sistema informatico con precipuo riferimento alla clonazione di carte di credito e di carte bancomat: “le carte di credito e di debito, identificate da una banda magnetica oppure da un chip che consentono di memorizzare e trasmettere dati informatici, costituiscono un sistema informatico ai sensi delle disposizioni che prevedono tale nozione come elemento della fattispecie incriminatrice” (Cassazione sez. feriale, 12 novembre 2012, n. 43755 - Il Foro Italiano rivista n. 1- gennaio 2013, pagg. 15-18).

I giudici di legittimità giungono a tale conclusione prendendo le mosse dall’art. 1 della Convenzione di Budapest del 23 novembre 2001 (attuata in Italia con l. 48/2008) che chiarisce la definizione di concetti quali quello di “sistema informatico”, “dati informatici”, “trasmissione di dati” ovvero di quelle nozioni che consentono la pronta individuazione degli elementi essenziali ai fini della configurazione dei crimini informatici.

Sulla scorta di tali assunti, la Corte di legittimità ha statuito che le carte di credito e di debito rappresentano un vero e proprio sistema informatico e non un mero supporto fisico, poiché le stesse sono dotate di una banda magnetica o di un chip, elementi che in quanto atti a memorizzare e trasmettere dati informatici consentono di elaborare dati e renderli operativi quando si connettono all’apparecchiatura Pos, permettendo l’accesso autorizzato al sistema informatico finanziario delle banche.

La clonazione di carte di credito o di carte bancomat, dunque, ben si configura quale accesso abusivo ad un sistema informatico protetto.

articolo redatto dall'Avv. Paola Tripi

Tag: Diritto Penale



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