Avv. Valerio D'Antoni
Nato a Palermo il 21 novembre del 1982, Scorpione
- Esperto nella tutela giuridica delle persone offese da reati di grave allarme sociale contro la persona, il patrimonio, l'ordine pubblico, la pubblica incolumità e la Pubblica Amministrazione, con particolare riferimento all'assistenza tecnica processuale ed extra processuale delle persone offese dal reato di associazione mafiosa di cui all'art. 416 bis c.p.; di estorsione di cui all'art. 629 c.p. e di ogni altro delitto aggravato dall'utilizzo del metodo mafioso. Specializzato nel supporto, nella predisposizione e nella redazione degli atti di denuncia e/o esposto e/o querela; nella gestione dei rapporti con le Forze dell'Ordine e con l'Autorità Giudiziaria (Pubblici Ministeri e Giudici delle Indagini Preliminari); nello svolgimento delle investigazioni difensive e nella difesa in giudizio delle vittime dei reati (opposizioni a richieste di archiviazione, memorie difensive, consulenze tecniche, costituzione in giudizio - a partire dall'udienza preliminare - con atto di parte civile ect...).
- Esperto in diritto penale con particolare riferimento ai reati contro la persona ed il patrimonio; ai reati in materia ambientale, urbanistica ed edilizia; ai reati contro l'amministrazione della giustizia e la Pubblica Amministrazione.
- Esperto in diritto amministrativo con particolare riferimento alla materia degli appalti, gare, bandi e graduatorie pubbliche, ai rapporti fra la Pubblica Amministrazione e i cittadini e le imprese, alle problematiche legate all'inerzia ed al silenzio della Pubblica Amministrazione.
<<Daltonici, presbiti, mendicanti di vista, il mercante di luce, il vostro oculista, ora vuole soltanto clienti speciali che non sanno che farne di occhi normali. Non più ottico ma spacciatore di lenti per improvvisare occhi contenti, perché le pupille abituate a copiare inventino i mondi sui quali guardare. Seguite con me questi occhi sognare, fuggire dall'orbita e non voler ritornare >> (F.De Andre').
"Sono un avvocato perché credo che il diritto sia futile capriccio di parole e forme se non riesce a rigenerarsi ed evolversi muovendo dalla vita, dalla dignità, dall'esistenza stessa di ciascun individuo. Al servizio di ciascun individuo. Da anni, ormai, al fianco del Comitato Addiopizzo, delle vittime dei reati di mafia e nelle aule dei tribunali penali e amministrativi, il mio impegno professionale va in questa direzione, raccogliendo l'assoluta necessità che il diritto scenda dallo scranno dei potenti, si liberi della sua autoreferenzialita' e penetri nella vita delle persone e delle comunità con passo creativo, costruttivo e risolutivo. Perché, come canta De Andre' , le pupille abituate a copiare inventino mondi sui quali guardare".
Addiopizzo è un movimento aperto, fluido, dinamico, che agisce dal basso e si fa portavoce di una “rivoluzione culturale” contro la mafia. È formato da tutte le donne e gli uomini, i ragazzi e le ragazze, i commercianti e i consumatori che si riconoscono nella frase "Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità".